Come
dicevo la scuola è in mezzo al verde ed intorno ci sono poche
capanne nascoste dalla vegetazione e come primo impatto sembra tutto
deserto.
Ovvero
neanche una capanna, ma camminando e seguendo i sentieri che si
aprono tra l'erba si arriva ad alcune capanne riparate da degli
alberi che le rendono non visibili dalla strada “principale”.
Quindi
un pomeriggio noi donne abbiamo deciso di andare a presentarci ai
nostri vicini...e così via di passeggiata!!
Dalla
strada principale seguiamo i sentieri battuti e ci imbattiamo in
varie capanne con un sacco di bambini curiosi degli “wazungu”,
ovvero gli uomini bianchi.
Appena
siamo nei pressi di una capanna pronunciamo la parola “hodi”, che
vuol dire permesso e dalla capanna si sente una voce femminile
rispondere “karibuni”, benvenuti...quindi ci avviciniamo ed
entriamo...è stata la mia prima volta dentro una capanna,ero entrata
in una casetta di mattoni ma mai in una capanna fatta di fango e
paglia...inizialmente era tutto buio e pieno di fumo...poi piano
piano l'occhio si è abituato e tutto ha preso forma..in centro il
fuoco ,intorno degli sgabelli in legno..in fondo un'altra stanza per
dormire e dietro di me una stanza piena di bidoni..
Questa
Donna ci ha accolto con un sorriso fantastico..ci siamo accomodate
sugli sgabelli e abbiamo regalato dei giochini ai bimbi..poi sempre
lei è andata nell'altra stanza e ci ha portato un sacchetto di
fagioli...lei che non ha nulla e quello che ha era in quella
capanna..ovvero dei fagioli e delle pannocchie, ha insistito per
regalarci dei fagioli..che dire..non ci sono parole da descrivere
questo bellissimo gesto... ci ha proprio riempito il cuore!
Questa
donna ci racconta di lei e ci presenta i bambini, due dei quali sono
figli suoi mentre gli altri tre, sono orfani di genitori e quindi
ora li ha lei in custodia essendo una famigliare. Purtroppo qui si
incontrano spesso bambini orfani di entrambi di genitori, spesso
muoiono di malattie o addirittura le madri per il parto, quindi i
bambini vengono accolti dai famigliari più stretti.
Dopo
le chiacchere con i nostri vicini ed un paio di foto, perchè quelle
con me non mancano mai..riprendiamo il nostro cammino verso altre
capanne e nuovamente verso la nostra casa.
Nel
sentiero di ritorno incontriamo dei bambini che badano alle mucche e
ci accompagnano per un pezzo lungo il nostro cammino di ritorno.
Ad
un tratto la Suor Marta che era con noi inizia ad urlare...c'era un
serpente velenoso tra i miei piedi!!!...fortunatamente io non mi sono
accorta di nulla e ho proseguito il mio cammino, ma l'urlo mi
spaventato e mi sono girata e mamma c'era una “gnocca”, chiamato
così il serpente qui in Tanzania in mezzo al sentiero che ci
guardava!!!
Suor
Marta continuava ad urlare quindi Rosa, ha preso un bastone e il
"povero" serpente ha visto la sua fine!!! :-/
Certo
che gli animali qui non mancano..proprio un'ora prima stavo andando a
bruciare le immondizie, si a bruciare avete letto bene, perchè qui
non c'è la raccolta differenziata, anzi viene raggruppato tutto
assieme e poi via di falò!
Quindi
con uno scatolone di immondizie stavo raggiungendo Rosa che stava
facendo il fuoco ed ad un certo punto lo scatolone prende vita e
salta fuori un TOPO!!! Che ha pensato bene di lanciarsi per terra e
correre via salendo sul mio piede, proprio in quel momento ero scalza
con delle ciabatte..CHE SKIFO!!!!
Non
vi dico l'urlo che ho fatto..ahahh...ma si puó in un giorno
imbattersi in due “animalacci” così?!?!
Ma
non ne avevo abbastanza?!La scorsa settimana avevo pure fatto
conoscenza con un ragno, che ha ben pensato di pungermi sulla
caviglia.. non vi descrivo il bubbone che mi è uscito!!BARREAAA...ma
per fortuna mi sta passando...
Direi
che oltre ai vicini di capanne abbiamo anche conosciuto i vicini di
prati!!!
Magari
però così sono a posto per un po'..chissà magari anche per un
anno? Speriamo!
Italia, Pieve di Bono, 03/03/13
RispondiEliminaCiao Elisa, sono Camilla la figlia di Rosy.
Su suggerimento della mamma ho potuto visitare il tuo blog e così ho potuto vedere dove siete.Vi mando un saluto e Buon lavoro a tutti ciao Camilla
Grazie mille!
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