martedì 11 marzo 2014

Tra alcune tribù della Tanzania

In questo viaggio ho potuto conoscere varie persone e diverse tribù.
Si tribù, la Tanzania ha varie tribù, alcune molto antiche ed ancora integre.
Qui sotto potete vedere i vari tipi di capanne a seconda dell'area, ma piano piano ora le strutture vengono fatte in mattone. 


MASAI

Una delle più famose ed affascinanti sono i "Masai".
I Masai si estendono in varie zone della Tanzania, a nord-ovest verso il Kenya, intorno ed all'interno del Serengeti e del Ngorongoro e verso il centro sud nella zona del Tanganika e del Ruaha.
Ho avuto la fortuna di conoscere alcuni di loro ed entrare nei villaggi e prendere il tè nella loro capanne. 
Le abitazioni variano di forma a seconda della zona, a nord sono rotonde, mentre vicino al Ruaha hanno una forma rettangolare, ma entrambe sono fatte di sterco misto a fango e a legni, con tetti in paglia.
Il villaggio ha due recinti spinosi, che servono a proteggerlo dagli animali feroci.
Uno è situato all'esterno del villaggio ed uno all'interno dove la sera riposa il bestiame. Questo recinto mostra anche la ricchezza di questo villaggio, più è grande e più è ricco.
Intorno al recinto del bestiame, più o meno in senso circolare si estendono le capanne, nelle quali l'interno è diviso in due spazi,uno per cucinare dove si trova il fuoco e l'altro la parte notte, che é suddivisa a sua volta da due piccoli spazi dove in uno dorme la mamma con i bambini e l'altro il capo famiglia.
Poco più in là vicino al villaggio si trova un'altra capanna che raduna tutti i piccoli del villaggio formando una scuola materna.
L'istruzione tra i Masai oramai è diffusa e molti vanno a scuola, anche perché la primaria è obbligatoria dal governo stesso, ma purtroppo a volte si vedono alcuni gruppetti di bambini ai bordi delle strade con il loro gregge oppure aspettano i turisti che escono dai parchi per fare un piccolo spettacolino e quindi poi si aspettano regali o soldi. Questo non è una buona cosa, difatti noi turisti non dovremo mai fermarci a regalare penne, caramelle o soldi ai bambini, perché se no poi non andranno più a scuola, vedendo che aspettando il turista si guadagna.
Qui di se doveste fare un viaggio qui, o in generale in questi paesi vi inviterei a non regalare cose per strada, ma se avete penne o quaderni, cercate una scuola e date il tutto ad un maestro o un preside, che lui li distribuirà equamente. 
Ma perché questa tribù è così affascinante?
Inizialmente i lineamenti sono davvero differenti dai tanzaniani, ovvero sono alti, snelli e con dei lineamenti più fini.
Queste caratteristiche sono dovute dalla loro provenienza, ovvero provengono dalla valle del Nilo, poi successivamente si sono spostati a sud nel Kenya ed in Tanzania.
Quando camminano o saltano sono così eleganti con i loro corpi e le perline che dondolano sui loro colli e le loro orecchie piene di gioielli che catturano la nostra curiosità.
Gli uomini hanno varie cavigliere e collane, mentre le donne si adornano principalmente di orecchini, collane e le loro cavigliere sono differenti dagli uomini.
Gli orecchini sono spettacolari, grandi e pesanti, per quello i loro lobi si sformano con il tempo.
Le collane sono dei cerchi di mille colori che con le loro danze saltano in alto sui colli di queste donne.
Da questa tribù ho preso un sacco di ispirazioni per le mie creazioni, se dovessi rimanerci del tempo potrei scoprire tanti loro particolari...
Ma vediamo come si vestono, c'è una piccola differenza tra i Masai che abitano a nord nella regione di Arusha e quelli un po' più a sud nel Tanganika.
In entrambi i casi le donne si vestono uguali, ovvero con dei teli a tinta unita sul blu o sul bordeaux con dei ricami all'estremità in bianco, ma nel nord poi si coprono con dei teli a scacchi sempre sul blu o sul rosso ma con dei disegni tipo greche.
Mentre gli uomini, nella regione di Arusha hanno dei teli specialmente sul rosso a scacchi o sul blu ed ogni tanto dei teli con strisce colorati ma sempre con i colori predominanti del rosso e del blu.
Nel Tankanica gli uomini vestono con delle vesti differenti, perché hanno delle specie di greche a rombi e i teli a scacchi li usano per coprirsi ulteriormente.
Questi loro teli sono più vari, hanno più colori, sui verdi, rosso, giallo, nero, viola e altri, in più hanno due qualità, una stampata e quindi più economica e l'altra il disegno è tinto in filo e quindi un prezzo più alto, anche perché la tecnica è anche più laboriosa.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


DATOGA

Oltre ai Masai al nord della Tanzania, intorno al lago Eyasi, troviamo altre due tribù, le quali si sono mantenute abbastanza integre.
A nord del lago troviamo i Datoga, i quali inizialmente vivevano con i Masai, ma successivamente si sono divisi, perché questi ultimi credevano che tutte le bestie della terra Dio le avesse donate a loro e quindi sono di loro proprietà.
Dopo dei litigi tra Masai e i Datoga il governo assegnò ai Datoga una terra differente e lontana dai Masai, ovvero alle sponde del lago Eyasi.
Questa tribù si presenta molto simile ai Masai, ovvero il villaggio è formato esteticamente come quello Masai, ma sono tanti piccoli nuclei famigliari uno vicino all'altro.
C'è una casa del capo famiglia e le varie case delle mogli con i loro figli ed in un spazio vicino lavorano i metalli.
Ovvero sono famosi per i loro braccialetti, che io casualmente ho comperato ad Arusha e quando sono arrivata al villaggio mi hanno confermato che erano i loro, che coincidenza!
Bello perché sapevo che era una tribù che lì faceva ma non ero a conoscenza di quale, quindi ho colto l'occasione di farmi vedere il processo della lavorazione.
Inizialmente sciolgono il metallo sul fuoco, il quale è alimentato a legna e con delle pompe aumentano la fiamma e quindi i calore, si deve raggiungere più o meno i 900 gradi, sciolto il metallo viene versato in un contenitore e qui di fatto raffreddato per sette giorni.
Raffreddato per bene e direi che dopo sette giorni lo è, viene lavorato con martello e punte in metallo per le decorazioni.
Questi braccialetti poi vengono indossati nel braccio destro dalle donne sposate, le quali vestono con delle pelle sfrangiate e decorate con perline colorate.
Mentre le ragazze ancora non sposate, indossano delle vesti tipo quelle dei Masai.












HADZABE

Un'altra tirbù che vive sulle sponde orientali del lago Eyasi sono gli Hadzabe.
Questa tribù solitamente non ha abitazioni nelle quali ripararsi, ma vive sotto agli alberi, solo nella stagione delle piogge hanno delle capanne circolari fatte di fango e paglia nelle quali ripararsi dal mal tempo.
Gli Hadzabe vivono principalmente di caccia e raccolto, ovvero le donne si occupano di andare a raccogliere verdure e radici di stagione, mentre gli uomini solitamente la mattina presto per quattro o cinque ore cacciano.
Quasi tutta la durata della giornata uomini e donne vivono separatamente, perché svolgono due compiti differenti, mentre la sera si ricongiungono.
Questo momento di caccia l'ho potuto assaporare anch'io, con tre ragazzi della tribù siamo partiti e per un' oretta abbondante li ho seguiti.
Con dei movimenti snelli e silenziosi si avvicinavano agli alberi, puntavano l'arco, caricavano la freccia e via, un uccello preso!
Il loro modo di comunicazione tra i cacciatori è singolare, oltre a parlare la lingua hadzabe, usano schiocchi e fischi.
Principalmente cacciano, uccelli, scimmie, dik dik e altro, ma solo per uso personale, per la loro sopravvivenza, non vende la carne, non ha bisogno di soldi o altro, perché sono autosufficienti, gli unici soldi che prende sono quelli dei turisti quando vanno a visitarli.
Anche qui le donne fanne collanine di perline, sia per gli uomini, che indossano quando cacciano sia per i turisti, ma sono meno creative delle donne Masai, o almeno nel villaggio dove sono stata io.
L'istruzione invece è un problema, perché il governo ha provato ad aiutarli per integrarsi nella comunità tanzaniana, ma loro hanno rifiutato e preferiscono vivere come hanno fatto fino ad ora e quindi i bambini non frequentano ne scuole ne altro tipo di istruzione, neanche le nuove generazioni.
Una cosa curiosa, se vedete ho fotografato i piedi di un bimbo con delle campanelle.
Quando i bambini iniziano a camminare gli vengono legate queste campanelle così non si possono perdere nella foresta mentre camminano liberamente, perché sono sempre rintracciabili.








SUKUMA E CHAGA

Un'altra tribù che popola la parte meridionale del Lago Vittoria ed i dintorni dei laghi di Singida, sono i Sukuma.
Anche essi, come i Masai sono un popolo che vive di pastorizia.
Mentre ai piedi del Kilimanjaro e del Monte Meru, tempo a dietro c'erano i Chaga, i quali erano in forte contrasto con i Masai.
Questa tribù viveva in capanne di paglia con all'interno le proprie bestie, per la paura che venissero prese dai Masai, poi per un periodo si sono trasferiti nelle grotte.
Essi praticarono l'irrigazione da lunga data e l'ingegnosità dei loro sistemi suscitò ben presto curiosità verso di loro.

1 commento:

  1. molto interessante! questa estate dovrei andare in tanzania e noleggerò un 4x4, sai suggerirmi dei villaggi da visitare per conoscere un pò di queste tribu?
    grazie mille e complimenti!!
    andrea

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