domenica 23 febbraio 2014

Zanzibar: usi e costumi femminili

Il mio viaggio,in giro per la Tanzania é iniziato dal mare e piano piano vi racconterò un po' di curiosità su queste isole al largo della Tanzania...

La prima curiosità sono gli usi ed i costumi femminili nelle isole di Zanzibar

É più corretto parlare dell'arcipelago di Zanzibar, non solo di Zanzibar, anche se é famosa solo l'isola principale.
Questo arcipelago é formato principalmente dall'isola di Zanzibar, che é la più grande e la più conosciuta, con tutte le sue isolette adiacenti e dall'isola di Pemba che si trova a nord ed é più selvaggia.
In entrambe le isole la popolazione é conservatrice e musulmana, pertanto il modo di vestire qui é totalmente differente dalla terra ferma.
Qui le donne si coprono con i "kanga" come in Tanzania, ovvero i teli con il bordo scuro ed i messaggi riguardando dio o proverbi africani..mentre non usano affatto i "kitenge",i teli tutti colorati che nella terra ferma colorano e caratterizzano le donne africane.
Qui potete vedere il post che ho scritto sui tessuti.
Ogni donna ne indossa due o tre, dipende come li usa, solitamente viene usato uno per la parte bassa del corpo, uno per la parte alta e uno per portare il bambino.
Un'altro tipo di abito é il "madira", cioé una tunica lunga in cotone o in sintetico floreale con in abbinamento un telo che lo si porta in testa che richiama gli stessi colori e disegni dell'abito chiamato "mtandio" oppure si indossa lo "shungi".
Mentre l'abito musulmano nero, che si vede più frequentemente nei villaggi viene chiamato "baibui" che si abbina allo "shungi" che copre la testa delle donne con un tocco di colore oppure viene usato anche in questo caso il "mtandio".
Questo abbigliamento in generale copre interamente la donna, senza lasciare molte parti del corpo scoperte,la stessa popolazione vedendo i turisti occidentali con abiti che lasciano vedere più parti del corpo non sono particolarmente felici.
Quindi per un senso di rispetto per il popolo ospitante direi che chi volesse visitare queste isole, specialmente Pemba, la quale é meno abituata ad accogliere turisti, deve avere una certa accortezza nel vestire.
Ovvero si possono indossare gonne o pantaloncini di una lunghezza massima fino al ginocchio, non più corti, le scollature non devono essere troppo esagerate e le canottiere preferibilmente a spalline larghe non troppo strette, perchè solitamente le spalle vengono coperte.
Questo tipo di accortezza nel vestire lo consiglio per chi gira l'isola, non per le persone che sono nei resort, perché lì non c'è problema è pieno di turisti, anche nelle spiagge di Zanzibar si può girare tranquillamente in costume, al di fuori di quelle di Pemba.
A Pemba, nelle spiagge non turistiche ma con persone locali consiglio alle donne di portare sempre un pareo, anche perché comunque non vi sentireste a proprio agio..
Addirittura in una piccola isoletta al largo di Kendwa, a nord ovest di Zanzibar, anche le turiste sono invitate a coprirsi, difatti prima di sbarcare sull'isola di Tumbatu mi sono dovuta coprire il capo con un kanka proprio come loro...e ho pensato che é veramente caldo tutto il giorno lí sotto!
Ma oltre ai vestiti delle donne zanzibarine vediamo i loro trucchi naturali...
Come kajal per gli occhi usano il nero dell'interno di una conchiglia detto"wanjia" mentre per il rossetto è un fiore che dona il colore, chiamato "anatodai", ora molte donne usano il trucchi come noi come rossetti, ma come kajail continuano ad usare il "wanjia" e devo dire che funziona bene e dura a lungo, come potevo non comperarlo?! ;-)
Questa influenza araba del kajal non é l'unica, anche l'influenza indiana ha lasciato dei segni, come l'hennè..che come saprete le donne indiane prima del matrimonio si decorano le braccia e le gambe...
Un'altra curiosità di abbigliamento delle isole sono le borse in paglia..qui sia uomini che donne usano delle borse fatte a mano in paglia colorata intrecciata che formano vari disegni.
Diciamo che se ne trovano di due qualità, una più alta con disegni più complicati e l'altra più economica con disegni più semplici.
Queste borse sono belle e colorate e danno un tocco di colori anche agli uomini, che solitamente vestono con tuniche bianche ed il tipico copricapo islamico ricamato a mano.
In paglia in queste isole possiamo trovare tappeti colorati e coperchi per la frutta o  per il cibo generale, che qui vengono usati dalle donne sedute per strada che vendono i mandasi, ovvero palline fritte tipo arancini, per ripararli dal sole, dalla polvere e dalle mosche.
Ma vediamo un po' la figura della donna in un'isola con la percentuale più alta di musulmani...
Oltre alle regole nel vestire, come abbiamo appena visto qui sopra, la religione impone regole sul lavoro delle donne, ovvero le limita molto.
Le donne musulmane non possono lavorare all'interno delle strutture turistiche come cameriere o bariste, cioè a contatto con turisti innanzitutto uomini.
L'uomo islamico una volta che prende in moglie una donna vuole essere lui a pensare a tutto, il vestire ed il mangiare, perché se lei ha i suoi soldi li spende per lei, in vestiti o altro che a l'uomo non piace, le donne sono simili in tutto il mondo e un po' di frivolezza e voglia di comperarsi un vestito nuovo lo hanno tutte.
Solo che in queste terre é più difficile perché loro non sempre hanno il permesso dei mariti di lavorare, le più fortunate hanno mariti più comprensivi e possono lavorare come giardiniere nei resort o vendono parei sulle spiagge, o altri lavori ma con poca relazione con i turisti..ed io ho chiesto il perché a questi uomini e loro mi hanno detto perché magari si mettono in testa strane idee o conoscono qualcuno e poi lasciano il marito..
Un altro motivo per cui molte persone musulmane non lavorano all'interno di strutture turistiche é che non possono servire l'alcool e la carne di maiale e quindi sono limitati, per questo molti lavoratori di Zanzibar non sono zanzibarini, ma troviamo molti della terra ferma, per esempio ho incontrato molte persone delle regioni di Iringa, Njombe, Mbeya e anche dell'isola limitrofa di Pemba.
Questo é un peccato per la gente locale che si trova con più difficoltà a trovare lavoro, ma non tutti i musulmani rispettano questa regola e quelli poco praticanti lavorano ugualmente, ma sempre con rispetto della religione ovvero servendo solo l'alcool ma non usufruendolo.
Ma questa questione dell'alcool é curiosa, perché la religione non li permette di bere alcool, ma molte persone qui si vedono ubriache, come all'interno della Tanzania, quindi a volte ci sono delle contrapposizioni..
Un altro aspetto di cui ti trovi subito a parlare con la gente del posto é la poligamia..
Qui gli uomini musulmani hanno più mogli, pochi o meglio quasi nessuno ha una moglie sola.
Qui la seconda domanda che ti fanno, dopo il tuo nome é se sei sposata e quanti figli hai..poi loro iniziano a dirti quante mogli hanno ed in seguito quanti figli, quindi questo argomento l'ho toccato spesso e ne é sorto che gli occidentali non sono molto diversi, perché i musulmani hanno più mogli e gli occidentali si hanno una moglie ma spesso hanno l'amante quindi la differenza sta che le mogli musulmane sono a conoscenza e conoscono le altre mogli.
I primi mesi, quando il marito prende la seconda moglie, in casa c'é un po' di tensione, perché la prima moglie si sente messa da parte, ma poi convivono tranquillamente anche perché vengono trattate nello stesso modo dal marito.
Quindi c'é tutta questa differenza sotto questo aspetto?
L'uomo può rimanere fedele ad una sola donna per la vita e viceversa, la nostra natura cosa dice o é la religione che ce lo impone?
Io forse un po' ci credo ancora a questa favola..o forse perché ho degli amici che ci credono e mi influenzano positivamente, ma é meglio camminare in punta di piedi a volte!
Direi che dagli abiti ed i trucchi sono arrivata ad un argomento meno frivolo..
Vi lascio alle foto che é meglio ;-)











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