martedì 20 agosto 2013

Neema

Eccomi qui a postare un po' di fotine della mia piccola Neema...In questi giorni ho incontrato una ragazza che è stata qui all'orfanotrofio dal 2010 tutte l'estati per un paio di settimana e abbiamo cercato nelle sue foto delle foto di Neema e ne abbiamo trovate qualcuna!!
Neema era già bella e sorridente già da piccolina!!! :-) ecco qui alcune foto da lei piccolina e poi le ultime di questi mesi!!
La fisioterapia va sempre molto bene, ogni giorno fa progressi, perchè è una bimba molto sveglia...ora la ragazza che le faceva fisioterapia ha finito il suo periodo di volontariato qui e ne è arrivata un'altra, sempre molto carina.
Con lei abbiamo anche iniziato un po' di esercizi per iniziare ad aiutare Neema a parlare, stiamo cercando di insegnarle a soffiare e a muovere un po' la lingua all'indietro, perchè per ora tende a tenerla sempre un po' in fuori.
Ultimamente sta sempre di più a gattoni e sulle ginocchia e piano piano inizia a gattonare...ora vi allego un piccolo video dei suoi progressi..














Qui la storia di Neema....

domenica 18 agosto 2013

Seconda settimana di lavoro a Mibikimitali

Ecco il gruppo di lavoro della seconda settimana di lavoro..ognuno ha il suo ruolo...

In cucina ci sono le due cuoche, la mia mami Paola e la sua amica Graziella, mentre come aiutante cuoche c'è Suor Marta...non vi dico il menù perchè vi verrebbe fame!!! E dicono che in Africa non si mangia!??!?!?Seeeee......qui dopo una giornata di lavoro si mangia eccome!!!La nostra casa a Mibiki è soprannominata il B&B di Paola e Graziella!!!! :-)

Ai rulli ed ai pennelli ci sono:
il mio babbo Clerio, Evelina, Greta, Martina ed io...e non dimentichiamoci il nostro uomo “stucco” che non ci abbandona mai!
Dopo una settimana di rulli e pennelli le nostre braccia si sono tonificate alla grande...altro che palestra!!Ed io che avevo paura di perdere un po' la forma...altrochè qui si fa muscoli!!!!Poi provate voi a spostare i secchi di colore o la tanica piena di acqua!!! ;-)

Ed in fine c'è Eugenio, il bimbo di Evelina...che qui in mezzo alla natura è felice di correre e arrampicarsi sull'albero...e appena vede un animaletto è super felice, che sia un ragnetto, una lucertola o un topolino!!Quindi noi donne quando avvistiamo un animaletto corriamo a chiamare il piccolo Eugi che è tutto felice di conoscere un nuovo amico!E guai a noi se uccidiamo un ragno!!! ;-)

Ma oltre a noi ci sono i nostri vicini di casa..tanti bimbetti che abitano nelle capanne limitrofe alla scuola...i primi giorni abbiamo incontrato tre bimbi che accudivano le mucche, li abbiamo invitati a giocare a pallone, poi la notizia dei wazungu (uomini bianchi) che sono arrivati si è sparsa ed ogni pomeriggio abbiamo avuto delle visite!!
Un pomeriggio eravamo proprio in tanti e abbiamo fatto una bella merenda, con biscotti ed omelette alla marmellata!
Poi grazie ad una mia amica di Bologna che lavora alla Havaianas e ci ha regalato un sacco di sandali, abbiamo potuto regalare ad ogni bambino un sandalino e un po' di vestiti.
Di sandali ne avevano proprio bisogno, alcuni di loro non avevano proprio nessuna ciabatta o scarpa, mentre altri le avevano tutte rotte, quindi quando hanno visto che gli regalavamo le ciabattine nuove sono stati molto contenti e noi pure, perchè abbiamo visto che ne avevano proprio bisogno.
Difatti i giorni successivi le usavano volentieri e per ringraziarci ci hanno portato un cesto con verdure e un tipo di frutto, chiamato “misambarau” (c'è nelle foto, se siete curiosi di vederlo), che è un incrocio tra una nespola ed una prugna proprio molto buono e non l'avevamo mai visto ne mangiato..ogni giorno ne scopriamo una!
Oltre a mangiucchiare tutti assieme, con i bimbi il pallone non mancava mai e questa volta neanche o palloncini, ma non quelli normali ma quelli che si trasformano in un sacco di forme divertenti, che grazie a Martina hanno preso le forme di cagnolini, polipi e spade speciali!!!

Ieri pomeriggio Evelina, una delle bimbe che ci sono venute a trovare ci ha chiesto se domenica andavamo a Messa alla chiesa del loro villaggio, perchè no?Anzi siamo stati proprio felici, è stata un'occasione di conoscere tutto il villaggio e passare una domenica in compagnia.
Poi nel pomeriggio, dopo aver ripulito il tutto, perchè la prossima settimana ci sarà il controllo del governo, che deciderà quando dare il via per l'apertura della scuola, abbiamo sistemato il tutto e siamo ripartiti verso Iringa, ovvero per ora la nostra base, ma tra pochi giorni tornerò a Tosamaganga dai miei bimbi!!Anche perchè mi mancano un sacco e così anche Martina, Greta ed i miei genitori potranno trascorrere un po' di tempo con i miei bimbi, mentre Evelina ed Eugenio ci saluteranno e continueranno il loro viaggio verso l'isola di Mafia e Graziella rimarrà ad Iringa nella casa generale delle suore Teresine e la rincontreremo tra pochi giorni.


















venerdì 16 agosto 2013

Pensieri di Giorgia

 
AFRICA…terra ricca di sapori, odori, tradizioni…ma soprattutto terra ricca di emozioni.
Da sempre desideravo esplorare e vivere questi luoghi meravigliosi pieni di magia e di mistero e così non appena mi è capitata l’occasione l’ho colta al volo e sono partita. Una decisione grande ma presa in poco tempo…in meno di un mese…ma l’Africa è così…tutto è imprevedibile…non devi pensarci ma agire in base all’istinto.
Alla partenza ero un mix di emozioni contrastanti…eccitazione, incredulità, felicità ma allo stesso tempo paura e preoccupazione…sì perché non sapevo cosa aspettarmi realmente. Di certo c’era solo una grande ed immensa voglia di partire, di scoprire e vivere a pieno la TANZANIA.

La mia esperienza si è dipanata tra L’orfanotrofio di TOSAMAGANGA e la missione di NYAKIPAMBO. A Tosamaganga ho avuto l’occasione di incontrare sguardi, sorrisi, abbracci di bambini speciali che mi hanno regalato tanto… ho imparato come un semplice gesto di affetto conti più di qualsiasi altra cosa;

invece a Nyakipambo, un villaggio a 1800 mt di altezza senza luce e senza acqua, sono entrata in contatto con gente fantastica e ho sperimentato la vera AFRICA. Con grande soddisfazione ho scoperto quali siano le cose che servono veramente per essere felici.

Il bilancio di questa mia esperienza è “strapositivo” e, al contrario di come si potrebbe pensare, non sono io che ho portato qualcosa a questa terra ma è lei che lo ha dato a me; mi ha mostrato come la semplicità e la generosità siano la vera ricchezza della vita. Ciò che mi porterò nel cuore per sempre saranno i sorrisi e gli sguardi di bambini, donne e uomini che hanno poco o nulla ma che nonostante ciò riescono a farti sentire amata e a casa tua.
Un grazie davvero speciale a tutte le persone, locali e connazionali, che ho incontrato e con cui ho condiviso questa avventura poiché, ognuno a modo suo, mi ha insegnato tanto e ha reso unica e indimenticabile questa mia esperienza; ma soprattutto un grazie davvero speciale ai bimbi dell’orfanotrofio che mi hanno permesso di provare emozioni uniche.
Vi porterò sempre nei miei ricordi!

Giorgia.


giovedì 15 agosto 2013

Parole di un'amica



È da una ventina di giorni che sono tornata dall’Africa e solo ora mi trovo a riflettere sul tempo passato in questo paese tanto diverso dal nostro, quello che io amo chiamare “mondo parallelo”. Grazie ad una mostra fotografica organizza da Elisa sono venuta a conoscenza di Nyakipambo, un villaggio che non sapevo neppure esistesse. Per informarmi un po’prima di partire ho cercato in internet qualche informazione ma non ho trovato neppure la sua collocazione e quindi ho pensato “boh, forse ho scritto male il nome: Nyakipambo, dove andrà la y?”. Invece è talmente piccolino che non si trova in internet e neppure sulla guida lonely planet. Per raggiungerlo bisogna prendere “l’autostrada Africana” da Iringa in direzione Makambako e dopo qualche ora girare sulla sinistra in una strada un po’ dissestata.
Oltre ad Elisa con me c’erano Erika, Sara e Barbara e con loro siamo state in questo villaggio dieci giorni. Non so neppure da dove incominciare, ma penso che il mio primo pensiero sia giusto dedicarlo a Baba Liberatus, che ora sorveglia la missione dal cielo; un prete, un amico, un papà, un nonno che ci ha accolto a braccia aperte e fin da subito ci ha aperto la sua casa facendoci sempre sentire come se fossimo a casa nostra.
Nel cortile della missione, che per me inizia con un grande albero dai fiori rossi, c’erano sempre tanti bambini. Mamma mia che occhi, che sguardi, che sorrisi, non li dimenticherò mai. Vivaci, curiosi, attivi, sempre pronti a giocare, a disegnare, a saltarti addosso. Così vivi che ti conquistano al primo sguardo, ti bruciano col calore dei loro occhi e dei loro sorrisi. Io in particolare mi sono innamorata di due fratellini, Alexi e Angy (non so neppure se i loro nomi sono esattamente questi) orfani di madre.


Mi sono sentita a casa non solo all’interno della missione ma anche in ogni singolo istante in cui camminavo per le strade di Nyakipambo. Spesso incontravamo donne che lavoravano nei campi o uomini che portavano a pascolare il gregge e non appena si accorgevano della nostra presenza ci venivano incontro e ci accoglievano nelle loro “case”. Case molto semplici ma sempre aperte a noi stranieri. La loro voglia di parlare con noi penso che nasca dalla curiosità di conoscere tramite i racconti il nostro mondo e capire come e dove viviamo, perché a differenza nostra non possono viaggiare. Anche se il dialogo non durava molto perché in swahili oltre alla domanda “Jina laku nani?” (come ti chiami) non sapevo dire altro, per me erano momenti ad alta intensità emotiva, per farvi capire era come se per un istante due mondi paralleli si incontrassero anche solo per un secondo, ma comunque era un secondo in comune.
Ho fatto di tutto per portarmi un po’ di Africa a casa, ho scattato mille foto, ho comprato i loro tessuti, le loro collanine e mille altre cose ma niente può sostituire gli odori, i colori, il cielo e l’ospitalità che ho provato in questi giorni.
Grazie ragazze, grazie Elisa, grazie Baba e grazie Nyakipambo, avete conquistato una parte del mio cuore e vi porterò per sempre con me.


Francesca


martedì 13 agosto 2013

Baba Liberatus kuzikwa (funerale) 13-08-2013 Tosamaganga

Purtroppo a volte la vita ci riserva delle sorprese che non ci aspettiamo...pochi giorni fa è venuto a mancare Baba Liberatus.

La perdita di una persona cara è sempre un pezzetto della nostra esistenza che viene a mancare, ma ciò che conforta è tutto il bene che quella persona ci ha lasciato e Baba Liberato a me ha lasciato molto.
L'ho conosciuto prima tramite i racconti dei miei, poi è stato proprio lui che mi ha dato il contatto dell'associazione di Albero di Cirene con la quale ho avuto la possibilità di venire qui in Tanzania per la prima volta.
Il Baba è stata la prima persona con la quale ho parlato della mia decisione di passare un anno in Tanzania ed è anche grazie a lui che ho preso questa decisione, perchè con lui ho conosciuto quella parte della Tanzania che mi ha fatto tornare qui, le persone.
Voglio condividere con voi delle foto di questa bellissima persona che ha dato molto al prossimo e continuerà perchè rimarrà nel cuore di tutti noi.


sabato 10 agosto 2013

Lavori a Mibikimitali

Mibikimitali...la scuola secondaria che il "Gruppo missionario Alto Grada e Ledro" piano piano si sta definendo...iniziano a portare l'arredamento interno e stanno ultimando le case per gli insegnanti.
Intando con una bella squadra di gente volenterosa, abbiamo iniziato a dipingere l'interno della prima casa.
A fine luglio mi hanno raggiunto i miei genitori, Graziella (una loro amica) delle mie amiche, Greta ed Evelina con il figlio Eugenio. Quindi ci siamo organizzati e abbiamo dato il via all'imbianacatura...l'inizio è stato un po' così..dovevamo sia prendere le misure con il colore che con l'uomo dello stucco...ovvero Thomas che secondo me un po' ci ha maledetto...ma poi gli piaceva la nostra compagnia perchè stava sempre nelle aule dove dipingevamo e lui voleva stuccare!!!...ahahah...la pazienza di mio papà è stata messa alla prova "dall'uomo stucco" e da suor Teodora, che ci sta aiutando anche lei a dipingere...ma per mio papà non ne faceva una giusta! ;-)
Ma ora dopo i primi giorni siamo più operativi...ormai sappiamo le dosi dell'acqua e del colore, oramai i rulli li sappiamo usare per bene e di strisce sui muri non se ne vedono più! E la frase più citata è "ma con la seconda mano sarà perfetto"....ahaha...questa frase si ripeteva anche nel 2010 a Nyakipambo quando abbiamo imbiancato l'esterno dell'asilo...e alla fine è stato veramente così, con la seconda mano il muro era perfetto!!!
Diciamo che se al mio ritorno non dovessi trovare lavoro nel mio campo della moda...potrei o aprire un'agenzia viaggi, oppure aprire un'impresa di imbianchine! ;-)

Poi a fine giornata arrivano sempre i nostri vicini di casa ed inizia il momento svago di gioco al pallone!E diciamolo proprio loro hanno il gioco del pallone nel sangue!!!
Ora vediamo se la prossima settimana riuscissimo a montare una rete proviamo a giocare a pallavolo!